Gli stupri di guerra in Italia (1943-45)
La memoria pubblica italiana nel secondo dopoguerra
978-3-639-88852-2
3639888529
200
2014-06-18
79.90 €
ita
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Il Novecento è stato contraddistinto da due orribili guerre mondiali, che hanno generato, in tutta Europa, una scia imperdonabile di morte e violenza. In particolare il secondo conflitto bellico ha portato, nel territorio italiano, nel biennio 1943-1945, le caratteristiche di una “guerra totale”. La popolazione civile divenne ostaggio di nemici contrapposti, obiettivo principale delle armi di sterminio di massa. I soldati combattenti che dall’estate del 1943 invasero la nostra penisola, abbandonarono l’ottica della guerra tradizionale, ottocentesca, che aveva salvaguardato particolari diritti ai civili e affermarono tutte le loro forze contro donne, bambini e anziani. Dal 1943 al 1945 in Italia lo stupro sessuale divenne un'arma di guerra. Le italiane furono imprigionate, torturate, stuprate, seviziate e massacrate, indiscriminatamente, dai nazisti e dagli alleati. Attraverso i documenti d'archivio si è cercato di ricostruire in che modo le istituzioni politiche italiane, la stampa e la storiografia hanno rielaborato la questione degli abusi sessuali avvenuti negli anni di guerra.
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Çağdaş tarih (1945-1989)
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